il linguaggio dell'icona
Corrispettiva
al divino che si manifesta nella resurrezione di Gesù in modo trionfante,
fascinoso, dev' essere l'umiltà del credere: la solidità dell'amore che
confida, la vicinanza alla promessa non cedono alla tentazione del
possesso né della marginalità dell'umano. Tendono al dialogo unificante.
Tra il principio, caverna-sepolcro - dove è vigile e teso custode l'amore
- e il compimento -l'albero carico di frutti- , passa l'unica via
luminosa, fascia feconda della resurrezione nell'esistenza universale:
come dopo la trasfigurazione, il Maestro scende dal monte,indicando così
il necessario percorso del compimento ad ogni discepolo.
Il risorto, vestito sempre di bianco, va assumendo
nella Via lucis dimensioni crescenti, anche rispetto alle altre
figure: con ciò si vuol sottolineare l'aumento della fede in coloro che
lo incontrano vivo e ne sperimentano la vicinanza.
(testi di fr. Espedito
D'Agostini, Via lucis,
p.20, Servitium editrice ISBN 88-8166- 144-6)
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